lunedì 27 ottobre 2014

Il tempo di uno yogurt

Potrei cominciare in ordine cronologico, ma credo inizierò con il raccontarvi come è cominciato il tutto… >>suspense<< ahahahhaahah! Parto con il dirvi che ho una miriade di tempo a disposizione… visto che non ho un vero e proprio lavoro (purtroppo) quindi diciamo che dedico il tempo “rimanente” alle faccende di casa (novella convivente), al fai da te, alla palestra e alla cucina! Detta così sembra proprio triste... ma per quanto mi riguarda sono abbastanza soddisfatta! Quando poi riuscirò ad avere anche un lavoro VERO allora sì che potrò dire di aver raggiunto il top!

Tornando a parlare di cosa mi occupo a tempo perso…bè qualche giorno fa su “te lo regalo se vieni a prenderlo” ho trovato una signora gentilissima che donava i fermenti lattici vivi. Non c’ho pensato due volte e sono andata a prenderli, e da li mi sono avventurata nel fare lo yogurt fai da me. Dopo diversi tentativi sono riuscita ad ottenere la giusta densità e la giusta acidità, girovagando su internet ci sono molti consigli, quelli che ho trovato più utili sono stati: quello di far colare il siero dal passino per più di un’ora (una volta che lo yogurt è pronto) e quello di sciacquare e strizzare i fermenti, per il prossimo ciclo. Di seguito posto qualche foto con parte del procedimento.


Partendo da sinistra: latte a temperatura ambiente, barattolo per contenere il nuovo ciclo, yogurt filtrato ed infine il colino contenente i fermenti "strizzati"
 Particolare dei fermenti appena "strapazzati"

 Nuovo ciclo
Attesa per il prossimo yogurt

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